Questo tipo di disturbo del comportamento riguarda sia l’eliminazione di urine (di gran lunga il più frequente) sia l’eliminazione di feci.
L’origine può essere multifattoriale e per questa ragione è necessario indagare sia sulle cause organiche sia sulle cause comportamentali.
Il disturbo eliminatorio può evidenziarsi come eliminazione inappropriata o come marcatura.
Eliminazione inappropriata di urine: il gatto elimina le urine fuori dalla cassetta igienica, in luoghi impropri e su superfici orizzontali in quantità abbondanti (vera e propria eliminazione). Le cause da ricercare sono, in primo luogo di natura organica, in quanto potrebbe trattarsi di un problema a carico della vescica (es. cistite), a carico dei reni (es. nefrite) oppure essere un problema metabolico. Se la causa organica si esclude si passa a una valutazione del comportamento del gatto e, in tal caso, ci si trova di fronte a due possibilità:
Marcatura urinaria: il gatto elimina le urine fuori dalla cassettina in luoghi impropri e su delle superfici verticali in quantità limitata (spruzzi di urina su pareti, tende, mobili, etc.). Può trattarsi di un evento occasionale o permanente. Nel primo caso può essere la conseguenza di eccitazione di tipo sessuale, emotivo (in seguito a un evento perturbatore), visivo, olfattivo, emotivo in seguito a giochi o alla presenza di un visitatore/estraneo, oppure ancora può essere legata a iperattività. Nel secondo caso si deve indagare sulla presenza di: ansia, depressione, disturbi da coabitazione, disturbi da ambiente chiuso, oppure può essere strumentale da abitudine.
Infine, si possono riscontrare le minzioni da stress, quando il gatto presenta paura o ha subito un’ emozione violenta (es. trasporto in macchina, disturbo da panico, iperestesia felina).
Eliminazione inappropriata di feci: il gatto elimina feci di consistenza normale o diminuita (molle) fuori dalla cassettina. Anche in questo caso potremmo essere di fronte alla conseguenza di un disturbo organico o comportamentale. In quest’ultima evenienza distingueremo un’eliminazione legata a situazioni stressanti come paura, fobia, disturbo da panico, oppure a situazioni di insicurezza come potrebbe accadere quando il gatto si sente minacciato nel luogo in cui è sistemata la cassettina e allora avrà la tendenza a scegliere un posto più tranquillo, poco frequentato e sicuro. Analogamente a quanto detto per le urine, le feci possono rappresentare uno strumento di marcatura sociale (middening) qualora non si senta a proprio agio nel contesto sociale in cui è inserito.
Le cause delle problematiche sopra citate possono essere:
1- Il gatto non ha un problema psicologico ed elimina in un posto che risulta sconveniente per il proprietario quindi occorre tenere in considerazione fattori riguardanti la lettiera, la cassetta igienica e il luogo di eliminazione. La lettiera infatti potrebbe non essere gradita al gatto per ragioni di grossezza dei granuli di sabbia, per tipologia di substrato (sabbia, carta, segatura, etc.), per presenza di profumi o per spessore inadeguato. La cassettina invece potrebbe non essere delle giuste dimensioni, in numero insufficiente rispetto al numero dei gatti, etc. Infine il gatto potrebbe non sentirsi a suo agio quando elimina perché la cassettina è situata in un luogo troppo rumoroso, in una zona di passaggio, etc;
2- Il gatto presenta un problema psicologico e l’eliminazione inappropriata è un sintomo fra altri che sono da individuare. Per poter emettere una diagnosi corretta sarà necessario evidenziare altri segni comportamentali che conducano a patologie riguardanti fobie, ansia, depressione, etc.
È bene sottolineare che alcuni comportamenti del proprietario possono aggravare involontariamente il problema.
Per ciò che riguarda il trattamento dei suddetti problemi, si può spaziare da semplici interventi di modificazione del territorio in cui vive il gatto, fino al trattamento farmacologico nel caso in cui venga diagnosticato un disturbo su base ansiosa o altro disturbo psicologico che interferisca nel normale comportamento del gatto.
A cura della Dott.ssa Giovanna Dettori